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Corte Costituzionale, via libera agli specializzandi negli ospedali

Sanità pubblica Redazione DottNet | 28/12/2018 14:46

Respinto il ricorso del Governo Gentiloni. Gallera: un grande successo che valorizza la professione

 La Corte Costituzionale, spiega la Regione Lombardia in una nota, "ha respinto il ricorso del 'Governo Gentiloni' contro l' articolo 34 della legge regionale 33 del 2017, che introduceva la possibilità per gli specializzandi di partecipare alle attività assistenziali negli ospedali". Per l' assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, "è un grande successo, atteso dai sindacati e dal mondo ospedaliero, che valorizza i medici specializzandi senza pregiudizio alla sicurezza e qualità dell' assistenza".

"Ancora una volta - commenta Gallera - la Regione Lombardia apre la strada per l' innovazione responsabile contro ogni visione conservatrice e burocratica della medicina e della pratica clinica e assistenziale. Anche in questo caso ha dato un impulso allo sviluppo della sanità lombarda con l' introduzione dell' articolo 34 che, grazie a un lavoro corale di Giunta, Consiglio regionale e università lombarde, ha sollecitato una graduale autonomia degli specializzandi come accade nella maggior parte dei Paesi europei dove un laureato di medicina generale abilitato può lavorare autonomamente".

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"Il pronunciamento della Corte Costituzionale, che ha respinto il ricorso del Governo Gentiloni alla nostra legge regionale tranne che per la mancata previsione di valutazioni periodiche - conclude l' assessore - dà attuazione e anticipa alcuni contenuti che avevamo inserito nella nostra richiesta di autonomia nella bozza dell' Intesa Governo-Regione Lombardia. Un testo che contiene non solo la possibilità di utilizzare gli specializzandi negli ospedali, ma anche una maggiore autonomia in merito alla determinazione del numero dei posti dei corsi di formazione per i medici di medicina generale e di accesso alle Scuole di specializzazione, compresa la programmazione delle borse di studio per i medici specializzandi e la loro integrazione con il sistema aziendale". 

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